venerdì 5 settembre 2014

Sei più falso di Mengacci che fa i complimenti alla sposa in Scene da un Matrimonio!

Ma ve lo ricordate?
Il nostro pel di carota preferito (che Osvaldo mi perdoni!) si imbucava ai matrimoni più trash e provinciali dello stivale con un unico scopo: magnare a sbafo.

Tra un vol-au-vent e un mimosa (erano gli anni 80/90 non facciamo i filosofi mò!) trovava pure il tempo di intervistare la suocera col paralume in testa o la cognata con lo spolverino prodotto all'uncinetto dalla trisavola... e i complimenti si sprecavano!
Soprattutto quando all'arrivo dell'auto della sposa non si faceva in tempo a frenare che lui, ZAC, era già dentro con cameraman al seguito a sdilinquirsi in complimeti e ruffianerie vari. 
Tranquillo Davide che la bomboniera ti spetta di diritto!
Nel noioso palinsesto estivo mi sono imbattuta nelle Nuove Scene da Un Matrimonio, che forse sono pure peggio perchè oggi alle spose viene fatto un sapiente lavaggio del cervello dai vari Cerco Abito da Sposa, Enzo Miccio & Co, Spose a dieta, Spose Grasse, Spose bizzarre e chi più ne ha più ne metta!

Quindi è tutta una gara a cattò (sì c'era scritto proprio così sul menù di uno dei ristoranti che ovviamente non ho scelto) mariage, lanterne volanti, wedding planner, confettate, gabbie, cazzi e mazzi... che per la maggior parte dei matrimoni delle mie parti si traduce nella: Tamarrata Definitiva.

Genti che affittano Ferrari o Limousine per muoversi al paesello.
Elicotteri che portano bouquet.
Mozzarelle giganti da tagliare con la spada (sì la Zizzona di Battipaglia da mezzo quintale esiste ed è tra noi, avvisate quelli di Mistero!)
Ma la classe! Ma la raffinatezza
Inutile dire che questa overdose di pazzo pazzo divertimento matrimoniale mi ha portato a fare scelte piuttosto minimal qualche anno fa.

Che poi a noi le cose tutte ingessate non ci piacciono... la cosa più divertente dei matrimoni sono gli imprevisti!

Se fila tutto liscio non c'è sfizio.

Ma non gli imprevisti in cui qualcuno ci lascia la pelle tipo la sposa lanciata in aria dagli invitati maschi che prende letteralmente il volo, si spatascia al suolo e quasi perde conoscenza (e la vita) con una piccola commozione celebrale tra le lacrime della madre. #truestory

Cose innocenti, tipo noi che entriamo in chiesa perchè i musicisti attaccano la marcia nuziale, arriviamo all'altare e aspettiamo. Loro suonano e noi aspettiamo
Aspettiamo.

Aspettiamo finchè il sacerdote non arriva di corsa e trafelato dalla sagrestia dove era stato preso in ostaggio dalla prozia bizoca! (questa ve la cercate su Google hehehe)

Ma il momento migliore è stato quando durante l'offertorio alla sottoscritta è stato affidato il piattino con le ostie da condurre all'altare.
Non so se per colpa dei tacchi o del vestito lungo o dell'elettricità statica, ma le ostie hanno cominciato a volare via e a cadere. Ovunque.
Il capo chirichetto preso dal panico mi seguiva a quattro zampe per raccoglierle.
Immaginate che corteo!

L'Oscar all'imprevisto però va alla mia amica Alessia.
Lei ignara del pericolo ha sfilato tra le candele ed ehm... le si è appicato un piccolo incendio. Allo strascico!
Per fortuna lo sposo, impavido, ci è saltato sopra estinguendolo prima che divampasse!
Altro che fuochi d'artificio a mezzanotte!
Loro sì che hanno fatto scintille!
E voi? Non ditemi che non vi è mai successo nulla di bizzarro!

sabato 12 luglio 2014

Latito perchè soffro di sfiga cosmica stagionale.

L'estate mi fa male. Pensavo di aver scongiurato la "maledizione di luglio" lo scorso anno, ma evidentemente la sfiga si era solo presa una pausa o aveva un bruscolino in occhio.

E' assurdo come con l'estate, arrivino puntuali pure le rogne.

Vada per quell'unica annata in cui si decide di fare per la prima volta nella storia due settimane di fila di mare: clima novembrino, piogge e vento ci fanno fuggire a gambe levate prima del tempo.
Praticamente passavo il tempo vagando nei centri commerciali e facendomi le lampade.
Le lampade al mare!!! Anatema!!!
Che poi io sono una di quei fototipi che al sole vanno in autocombustione e sono l'anti lampade per eccellenza, che si sa fanno malissimo alla pelle, però dai... non ce la potevo fare a tornare a casa più bianca di prima. Proprio no mi rifiuto.

L'anno dopo sono stata capace di traslocare con tutti i mobili, marito e gatto al seguito ben due volte.
Una a maggio e una ad agosto, quando ho deciso di rinchiudermi a vita nell'eremo tra i boschi pur di non aver a che fare con vicini trombatori ululanti e condomini psicopatici per tutto il resto dei miei giorni. 

Ma a voi hanno mai provato a farvi un agguato sul pianerottolo per picchiarvi perchè le scale, secondo 'ste pazze, non le lavavate bene? 
Sì lo so le scale voi le fate lavare alla signora, ma capite che queste soggette mettevano i costumi alle figlie e le facevano giocare con le pompe e gli amichetti di tutto il vicinato proprio nell'ingresso del palazzo? Dentro al chiuso, non in cortile neh! Come se fosse l'Acquafan di Riccione! Parliamo di tribù che hanno resistito all'estinzione insomma... figuriamoci se si poteva pagare l'impresa!

Quest'anno manco vi sto a raccontare perchè le mie saghe familiari alla Allende je fanno 'na pippa.

Vorrei cadere in letargo e svegliarmi direttamente a dicembre o in alternativa emigrare lontano, lontano.

Invece mi sfogo scatenando flame sui social con blogger che considerano la 44 una taglia curvy. Sono i primi segni dell'esaurimento? Ditemi di no vi prego.


Ammettilo Lana,
sono stati i miei racconti estivi a farti venire la Summertime Sadness!

Vabbè. Per smorzare quest'aria funesta (non s'era detto che si raccontavano solo cose divertenti qui sopra?) ho scoperto che una mia lettrice lafenicerinascedase (ho delle lettrici? Emozione!) mi ha assegnato un premio che serve un pò per conoscersi meglio e far girare i link dei blog che si amano leggere e... insomma: mi si chiedono cose ed io rispondo volentieri.




• il primo pensiero al risveglio:
"Gatto, ti ammazzo se mi mordi di nuovo i piedi!" o in alternativa "Chi sono? Dove mi trovo? Quanti anni ho?"

• l'ultimo prima di dormire:
"Gatto mi raccomando mettiti lì buono e, OMG, non mordermi i piedi!" o in alternativa "Giuro, un'ultima partita a Candy Crush e bast...zzzzzzzzzz..."

• il tuo dolce preferito:
Tutti tranne quell'orrida torta "ricotta e pera". Come si sia pensato ad un abbinamento tanto triste proprio non lo so. Ho i brividi solo a immaginarla.
In questo momento, comunque, mi sbranerei una Key Lime Pie. Intera.

• la canzone del cuore:
In questo periodo ho un'ossessione per Lana DelRey (sì, si spiegano taaante cose) e per tutte quelle degli Oasis e dei Blur che mi fanno sentire subito ragazzina brufolosa degli anni '90.

• un film per ridere ed uno per commuoversi:
Ho un serio problema con la comicità. I film che fanno ridere gli altri a me non fanno ridere. Mai.
Però piango ettolitri di lacrime sul finale di Big Fish. Anche alla millesima visione. Sono irrecuperabile.

• la tua vacanza ideale:
Mettetemi su un aereo a corto/medio raggio (di più no, non ce la posso fare) datemi del buon cibo ed io sarò felice.

• un desiderio che hai realizzato:
Partecipare alle fashion week milanesi. (E prima che quelle sgallettate delle fashion blogger scoprissero cosa fosse un blog, Fuck Yeah!)

• un libro che regaleresti:
The Giver di Lois Lowry ed anessi due seguiti.
Comunque sto pensando di liberare l'unico libro di Fabio Volo che possiedo. Del tipo che voglio abbandonarlo su una panchina e ciaociaociao muchacho ciao. Anche se forse non è proprio questo lo spirito del book crossing... uno mica dovrebbe far girare un libro che gli ha fatto schifo?

• un regalo che vorresti ricevere:
Una paccata di soldi. E' inutile che ce la raccontiamo e facciamo le romantiche moraliste: i soldi fanno la felicità, risolvono i problemi e profumano di Chanel n.5 Amen.

• il tuo motto è:
"La vita fa schifo e alla fine si muore" in alternativa "Aiuto, moriremo tutti!"

Ora io dovrei pensare a delle domande e nominare delle persone, ma in realtà l'unica cosa che mi viene da chiedervi in questo momento è: smalto mani/piedi abbinato oppure a contrasto? E per contrasto che tipo di contrasto suggerite?

Attendo consigli nei commenti... non lasciatemi sola in questo limbo d'indecisione!

mercoledì 28 maggio 2014

Con la corazza e chi ci ammazza?

Questo è un post a richiesta, cioè... visto che la mia vena polemico/cazzara si è ormai propagata a macchia d'olio nell'antro più nascosto del web, quei cuori delle mie lettrici più affezionate mi suggeriscono spunti da cui far nascere nuovi post.

Insomma qua c'è qualche compagna di sventura che vuole sapere la mia sul supplizio del dover essere portatrici sane di reggipetti corazzati.

Eh sì. Sono una bestiolina rara, l'unicorno delle ciccie pasticce, il terrore della taglia conformata: sono una curvy senza tette.

Capite il dramma? La ciccia è sopra, sotto e tutto intorno, ma non dove dovrebbe essere!
Anzi posso star certa che quel paio di chili che ho perso li ho persi proprio là.

Capite che, per rendere armonico il tutto, sono costretta a comprarmi le infernali corazze. Non c'è Wonderbra che tenga... noi povere sfigate abbiamo bisogno dell'espediente definitivo: il push - push - push up!

No, no lo Yamamay E' il migliore, la corazza per antonomasia,
ve lo dico io che ne ho provati miliardi!


Un aggeggio dal peso specifico indefinito tra i due e duecento chili, due protesi posticce con le bretelle. Un'arma impropria in pratica.

E il dramma è che ci devo mettere pure la prolunga, perchè noi cicciottelle "stettate" non siamo in target... ma vi pare? 

Comprare la corazza perfetta è frutto di complicatissimi calcoli matematici, che Dan Brown potrebbe scriverci una nuova saga! 

Leggevo in un post di Clio che lei è riuscita finalmente a trovare la taglia perfetta grazie alle commesse americane che le hanno preso le misure esatte.

Ecco, ci vorrebbe una cosa simile anche da noi e anche per noi piallate... tipo che ti indicano la coppa perfetta.
Che ne so: quella aerodinamica, quella di materiale super tecnico, quella antiproiettili (ah no questa esiste già, i miei push push te lo ripediscono indietro il proiettile al doppio della potenza).


E invece no! Loro a cosa pensano?
A rifilarci l'ennesima minchiata!
Il reggiseno rassodante.

Lovable, tu ci vuoi male.

Primo: che vuoi rassodare se sotto non c'è niente.
Secondo: a vederlo così a me pare che 'sto robo non abbia nemmeno un filo di corazzamento, così intanto per ovviare.
Terzo: ma quindi che faccio, per un mese non lo lavo?

Il terrore proprio.
E in questi giorni ci sono orde di fashion blogger co' 'sto coso addosso... vi prego ragazze, cambiatevelo e semmai spalmatevela dopo la doccia una cremina rassodante.

Amiche portatrici di corazze facciamoci forza e se proprio siete in uno di quei "giorni no" fate come me e lasciate le tette a casa!
Quante possono dire di poterlo fare?!

lunedì 5 maggio 2014

Corri, Forrest, corri!

Sottotitolo: Running per Polpette

Sotto-sottotitolo: come una plurimedagliata in divaniadi ha alzato il culo e (miracolo) ha corso!

Ok forse running è un parolone... magari andrebbe meglio jogging.
Anzi no, noi ci teniamo running tiè!
Perchè, anche se non corriamo le maratone, noi Polpette abbiamo un unico scopo: non collassare durante la performance e tornare sane e salve a casetta nostra.

Definiamo Polpetta.
Una Polpetta è colei che odia moderatamente le palestre.
Che sia tu alta, bassa, magra o grassa: se almeno una volta hai tentato l'impresa di un corso d'aerobica in stile Jane Fonda (perchè altro che orrida Zumba a noi piace la palestra old fashioned) e nel bel mezzo di uno Step Touch sei crollata miseramente al suolo per mancanza di resistenza, allora hai la laurea ad honorem in polpettaggine!


Voi volete davvero paragonare la Zumba
alla Regina?!

A dirla tutta una volta che ero giovane ed atletica sono mezza svenuta anche davanti ad una classe di spinning rischiando di rompermi le cavigliette (perchè le bici da spinning sono trappole infernali a cui ti agganciano definitivamente attraverso morse applicate ai pedali, appositamente pensate per evitarti ogni via di fuga.)

La sostanza è che qualche settimana fa, all'alba dei trentuno, mia sorella (ex polpetta, guru del crossfit) mi ha spinta a tentare l'impresa: qualche minuto di corsa leggera alternata alla camminata a passo veloce... e (incredibile!) ce l'ho fatta!

Il piccolo cuoricino che sostiene questo grande corpo è sopravvissuto allo sforzo ottimamente ed io mi sono stra-gasata... posso farcela anche io!
Tanto che ho addirittura un obiettivo: partecipare a settembre alla maratona dei mini pony, la Color Run!


Si potrà mai rinunciare a tutto ciò?
Ma assolutamente no!

Che dite? Pensate di far parte anche voi del club della Polpetta?

 • Prima regola del club della Polpetta: partecipi solo se sei una vera Polpetta ergo, se ti svegli una mattina e tutta fresca fai un'oretta di corsa senza cacciare mezza goccia di sudore sei fuori, ma non disperare! Ci sono orde di pro pronte ad adottarti!

• La vera Polpetta se ne fotte dei tempi, dei battiti e delle statistiche. A noi interessa solo una cosa: arrivare vive alla meta! (Se il cuore ti esce dagli occhi rallenta e cammina respirando, appena recuperi via un'altra corsettina.)

• La vocina di Runtastic serve solo a riportarci alla realtà quando lungo il percorso cominciamo ad avere le prime apparizioni mariane. Ma poi che cazz dice quella benedetta voce?

• Il calzino va sempre, sempre abbinato alla t-shirt, possibilmente in colori fluo che spaccano il culo ai passeri: siamo Polpette ma... rinunciare allo stile? Giammai!

P.S. Se avete particolari problemi una visitina dal dottore prima di cominciare non guasta. Mr Valentine (il cardiologo) mi ha dato l'ok nonostante il peso quindi via!

giovedì 10 aprile 2014

Gli anni '90 sono dappertutto, di nuovo!

Ed io stavolta non credo proprio di farcela a sopravvivere.

Se anche voi, come me, siete rimaste scioccate dai capelli con la doppia frangia (orrore degli orrori) e dai fusò con la staffa dell'Arena in materiale plastico ed antitraspirante di sicura provenienza aliena, formiamo un gruppo di auto aiuto perché gli anni '90 stanno tornando e si stanno abbattendo su noi povere sopravvissute ex ragazzine brufolose con tutta la forza del loro trashume!

Kelly Tylor:
è solo colpa tua se avevamo tutte la frangia a due piani! 

Io me lo sentivo e avevo cominciato già ad avvisare tutti tipo un paio di anni fa.

Ma voi, stolte, non mi avete ascoltata e se siete corse a comprare un "crop top" (come chiamano ora le maglie corte a "pancia") è solo perché voi, fortunelle, non siete state adolescenti in quegli anni!



La Ferragni e un outfit dedicato alla sua nuova icona di stile:
Ambra.

Tutto era cominciato in sordina con le Doc Martens e le camice scozzesi neo grunge, che tutto sommato piacevano tanto anche a me.
Poi il degenero.
Tornano i sabot da vecchia zia.
Ed io ce li avevo 'sti benedetti sabot sia in versione sciura che neo-olandesina.

Ma la vergogna!


No, non sono i miei.
Ma quelli che troverete da quei senza vergogna di Zara quest'estate!

Ho avvistato dei body e dei completino imbarazzanti da H&M che sembrano disegnati da uno stylist pazzo di Non è la Rai sotto effetto di acidi!


Ragazze ribelliamoci!
Non cediamo a questo orrido trend, pensateci… 

Se eravamo ridicole venti anni fa che eravamo squinzie, come potrebbe starci bene oggi questa robaccia?

lunedì 17 marzo 2014

Sei incinta? No sono solo ingrassata.

Perchè qua al paesello se sei sposata devi subito procreare, se no che ti sei sposata a fare?
No io non ce la posso fare. Ve lo dico.

Essere in quell'età in cui tutti ti chiedono quando farai un figlio è stressante. Come se un figlio fosse un obbligo, ma ti pare? Che poi se devo moltiplicarmi e generare una futura te, pettegola del paese, anche no. Mi auto estinguo grazie!

Una cosa è sicura: se mai dovessi avere un bambino, un domani, non voglio trasformarmi in una di quelle super mamme senza una vita sociale che non fanno altro che parlare di figli e condividere meme stucchevoli sui social. Perché la verità è che a noi non ce ne frega niente se per te essere madre è la cosa più bella della vita o ti completa l'esistenza.

Io sarei completa e soddisfatta già se la me quindicenne facesse finalmente pace con la me trentenne, tanto per cominciare.

C'è che mi sento troppo una cazzara inside: sono una pessima casalinga e se riesco a mettere assieme dei pasti decenti per noi due è già tanto… a meno che la maternità non ti trasformi magicamente in Mastro Lindo e in Carlo Cracco, credo che un eventuale figlio entrerebbe a far parte per direttissima del club degli Occhiettini.

Leggendo qua e là in rete ho scoperto che esiste addirittura la mafia delle mamme che ogni giorno si scanna perché c'è chi non allatta al seno e chi invece lo fa fino a che la creatura non diventa treenne.
Gesù, che impressione!
Non venitemi a dire che è bello e naturale perché un treenne ha dei denti che ti sbrana. Orrore!

E quelle che dicono che bisogna partorire con dolore altrimenti sei meno madre? No, io non lo accetto. Non accetto che una gravidanza ti faccia perdere la testa e ti trasformi in un essere senza un'identità slegata da questi fantomatici figli.

Figli che mi fanno paura. Che vengono cresciuti come piccoli adulti.
Ma l'avete visti voi quei nani malefici di Junior Masterchef?
Ma chi lo vuole per casa un ottenne che ti umilia sfilettando il branzino e preparando il "fumetto"?
Ma quale "fumetto" poi,  per carità! Nella casa di un bambino l'unico fumetto ammesso dovrebbe essere Topolino e stop.


Squadrone di droni dalle sembianze di infanti pronti a sfilettare anche la nonna.

E poi come glielo spiego al mio figlio ipotetico che le parolacce non si dicono e che i videogame fanno taaanto male se in casa abbiamo un arsenale che conta tutte le consolle in circolazione e addirittura un doppione?

Tempo al tempo, certo. Ma io sarò per sempre una hippie del duemila.

P.S. Tra l'altro io ho avuto una mamma che quando eravamo adolescenti ci asciugava le t-shirt preferite nel microonde. Quindi probabilmente alcune tecniche neo hippies si tramandano per via genetica... la cosa è andata avanti allegramente finchè una maglietta (metti che non era 100% cotone, metti un errore di calcolo dei tempi) non si è letteralmente disintegrata. Puff. Scomparsa per sempre. Adieu! (Ciao Mamy so che mi leggi! TVTB!)

giovedì 6 marzo 2014

Mi sono svegliata una mattina ed ero un rospo.

Occhi minuscoli, zigomi palle da tennis che la Ferilli mi fa un baffo e il mio povero nasino (l'unica cosa piccola e carina in mio possesso) trasformato in quello di Avatar.
Il dramma.
Non ho visto nè capito niente per tre giorni almeno.
E mi sono persa tantissime cose importanti.

Tipo gli Oscar.

Sì perché ci si è smagnetizzata la smart card di Sky giusto la sera di domenica.

Li ho ascoltati in differita su Cielo. 

Ho intravisto Jared Leto mangiare la pizza con la mamma e la nostra benamata Jennifer Lawrence, ma ditemi voi che ci vedevate… la Jolie si è avvicinata al sacro carboidrato a è fuggita a gambe levate dal teatro?

Non posso nemmeno commentare gli abiti, accidenti, oramai dopo giorni non vale più.
Considerando che non potevo nemmeno indossare gli occhiali e mi mancano almeno 6 diottrie di astigmatismo mi son sembrati tanto carini gli svolazzi azzurri di Lupita e il corpetto di Cate Blanchett che la faceva essere ancora una volta la Galadriel dei nostri cuoricini nerd.

In compenso quando sono cominciata a migliorare e ho riacquistato il dono della vista mi sono fatta una ingozzata di roba trash da casalinga disperata che levati.

Ho addirittura guardato Magalli, Magalli!!! Il suo programma esiste ancora, assurdo.

Intanto su Real Time sono passati di moda i parti a sorpresa e hanno cominciato a propinarci Sister Wives: uomini poligami con diciassette figli e quattro mogli.
Ma vi pare possibile? Qua siamo in due e a giorni ci sopportiamo a stento, figuratevi questi che sono un battaglione… mah.
Io che ormai sono nel trip della crisi mi domando come facciano a campare dignitosamente, cercherò di scoprirlo nelle prossime puntate.

E poi ho scoperto lei, la medium: Theresa Caputo.
Un organismo OGM che unisce in un'unica cofana platinata Rosemary Altea, la signora Giove di Jerseylicious e una qualunque delle squinzie di Jersey Shore.

Non è la mamma di Snooki!

Adoro.
Lei parla coi morti come parlerei io con la signora Mais.
In pratica si butta ad indovinare e quando si accorge che sta sbagliando sistema il tiro.

Intanto la sto studiando, non è detto che non possa un giorno riesumare quel turbante e cominciare un nuovo business.

Ma il colpo di grazia è stato guardare ieri sera la versione italiana di Project Runway.
La puntata verteva sul tema degli anni '80 attualizzato ai giorni nostri. Semplice direte voi...
Io sono rimasta senza parole.
Questi pseudo stilisti hanno presentato della roba talmente oscena che manco lady Gaga l'avrebbe mai indossata, alla Ferretti stavano per venire le convulsioni ed io stavo per ritrasformarmi in rospo!

Che poi nessuno conosceva le tendenze di quegli anni!
Ma come si fa? Questi che accidenti hanno studiato?
E poi che vergogna, dov'è lo stile italiano?
Sarà colpa di un format esportato o di un casting fatto male?

Nemmeno Tata Francesca e zia Assunta hanno mai osato tanto!

Secondo me questo della rospitudine è un virus che ci ha contagiati tutti.
E anche La Grande Bellezza pian pianino si sta trasformando inesorabilmente nella solita, italiana, grande munnezza.

lunedì 24 febbraio 2014

Ma voi ce lo avete mai avuto un Marìotereso?

Come? Non conoscete Marìotereso? Allora dovete assolutamente leggere qui.

Io ce lo avevo da piccola un Marìotereso e ogni volta che mi capita di raccontarlo a qualcuno si stupisce.
Pare non sia da tutti avere un amico immaginario.

E pure anche il cinema e la tv ci hanno raccontato di amici immaginari, magari un pochino più inquietanti come il coniglio di Donnie Darko o le visioni divertentissime di Ally McBeal, ma il fenomeno esiste e non è per nulla strano.

Per esempio io avevo la Signora Mais.
Una graziosa vecchina snella e con la crocchia bianca, vestita di tutto punto (mi pare di ricordare che prediligesse le fantasie fiorate) con cui intrattenevo infinite conversazioni.
Sono quasi sicura che la Signora Mais fosse di stampo inglese… voglio dire faceva di cognome Mais, che certo italiano non è, e prendevamo continuamente il tè.

E avrò avuto al massimo quattro anni

Immaginatevi una quattrenne che nel giardino di casa, seduta tutta compita, prende il tè immaginario (tenendo la tazzina immaginaria col mignolo all'insù) chiacchierando amabilmente con la Signora Mais e poi, magari, si fa anche una passeggiata tra le ortensie insieme a lei.
Ero una giovane anziana già allora mi sa.

Tea Party per amici invisibili.

Io mi sarei preoccupata. E' un attimo che diventa il Sesto Senso, per dire.
E invece la mia famiglia (di ampie vedute) mi lasciava fare, anzi sono quasi certa che mia nonna si preoccupasse se la signora non si presentava precisa per il tè delle cinque!

A pensarci bene potrebbe essere che la signora Mais fosse nata su misura della signora Minù, che all'epoca amavo, ve la ricordate? La signora col cucchiaino che diventava piccina piccina e poteva parlare con gli animali! Quale bambina non amerebbe un'amica così! O forse Mary Poppins? Altra mia ossessione infantile.

Non lo sapremo mai.

Fatto sta che la storia dei tè con la mia amica invisibile pare sia finita quando mia sorella è diventata abbastanza grande e abbiamo cominciato a prenderceli, noi due, i tè in giardino. In un miniservizio di ceramica e coi mignoli all'insù (i mignoli all'insù erano un must)… ma questa è un'altra storia!

Ora fate coming out e raccontatemi delle vostre signore Mais!

martedì 18 febbraio 2014

I peggio sono i grassi dimagriti.

Sono stata adolescente e grassa negli anni '90, quando il termine di paragone era Kate Moss.
Non trovavo vestiti non trovavo magliette non trovavo nulla di nulla e dovevo vestirmi nel reparto uomo.

Nonostante indossassi un'onestissima 48 mi sentivo gigantesca e fuori luogo. Le XL non esistevano affatto (e se fossero esistite sarebbero state associate ad  una 42) e le commesse mi guardavano schifate bloccandomi all'ingresso dei negozi, tanto per me non c'era niente.

Odiavo Kate Moss, odiavo le commesse, odiavo le mie compagne secche e senza curve ed odiavo le maglie corte all'ombelico su quegli orridi Levis a vita alta.
Poi sono arrivata ad odiare me stessa.

Anche parecchie taglie in meno dopo faticavo a trovare i jeans adatti perché ragazze, vorreste mica pensare di avere dei fianchi? E quindi su, via con migliaia di adolescenti dalla vita sformata dai fantomatici jeans a vita bassissima pensati per deformarti definitivamente il corpo.

Ho visto ragazze con la ciambella perenne, anche in costume… roba da pazzi.

Se fossi stata adolescente oggi forse sarebbe stato diverso, H&M, Promod e altre catenone low cost hanno portato in Italia taglie normali per donne normali e pantaloni normali tra cui scegliere il modello che vesta bene anche un corpo normale. 

Poi, all'improvviso, è scoppiata la moda del curvy.
Bene, finalmente lo hanno capito anche in Italia che il mondo è bello perché è vario!
Ma no, mica le curvy sono donne normali? Curvy è massimo una 48 (sempre lei, maledizione) con seno stratosferico e curve al posto giusto. Insomma è partita questa cavolata del paragonare le curvy con bonazze stratosferiche alla Monica Bellucci.

Ho capito che avete capito che le donne con le curve esistono ed hanno dei soldi da spendere nel portafoglio… ma non raccontiamoci eresie! Non si può parlare di curvy dalla 44 (la 44 signori!) e pensare a campagne così:

Benetton: linea PIN UP per ragazze curvy. (2012)

Le vere curvy con un abbigliamento del genere sembrerebbero solo una cosa: salsicce.
Teneri insaccati color Mini Pony.

Ma perché si continua a proporre un modello ridicolo alle donne?
Sarebbe così bello poter scegliere liberamente quello che ci sta bene e ci valorizza senza ghettizzazioni cretine tipo: "Ah quello è un negozio taglie forti."
Taglie forti ragazze, c'è ancora chi usa questo termine. Manco mia nonna!

Che poi, lasciatemelo dire (con i mie sbalzi di peso sono un'autorità in materia dato che sono stata magrissima e grassissima e il mio armadio va dalla 42 alla 52) le peggiori sono le donne. In particolare le ex grasse.

Agli uomini non gliene frega un cavolo.

Sono le ragazze e le donne che ormai, con la mente deviata, si criticano a vicenda facendosi le pulci e misurandosi centimetri e pesi che all'occhio bionico je fanno 'na pippa.

Ma perché dico io? Perché l'insulto peggiore, nel 2014, deve ancora essere un "sei grassa"? E' un pò come quelle fanatiche che si nascondono dietro il "No, ma essere grassi significa star male fisicamente".
Eh no care mie! Ci sono persone cicciottelle con analisi da fare invidia alla più magra del mondo. E magre naturali che magari si cibano solo di junk food ed hanno il colesterolo a mille. #truestory

Perché è così complicato accettare il prossimo per come è?

Davvero ci siamo fatte condizionare così tanto in profondità dai modelli imposti da gente come Karl Lagerfeld?

Gente che fino a ieri era così, non dimentichiamocelo mai:

Karl la cosa peggiore non era il tuo peso, ma la tua sciatteria!

mercoledì 12 febbraio 2014

Dimmi la verità, la verità!

Come si può odiare San Valentino?
Datemi piogge di cuori, rosso, puffosità e qualsiasi ricorrenza diventerà la mia preferita!

Non si può essere cinici proprio il giorno in cui si celebra l'Amore!
E mica solo quello tra innamorati. Si ama la famiglia, i propri pelosini e magari dovremmo imparare ad amare un pò di più anche noi stessi, proprio come accade negli USA dove tutti si scambiano delle valentine (quanto mi piace la fissazione degli americani per i bigliettini stampati e scritti?), un cioccolatino o un sorriso.

Io poi non riesco a pensare al San Valentino senza che mi saltino in mente Charlie Brown e la Ragazzina dai Capelli Rossi: per me loro sono un pò i Santa Claus del 14 febbraio. In fondo chi non si è sentito Charlie Brown almeno una volta nella vita? Con un Occhiettino, ehm, un bracchetto che riceve più cartoline di te, tra l'altro!




Loro due sono un pò il nostro alter-ego e quest'anno più che mai... voi non sapete, infatti, che mentre tutti si affannavano a proporre l'idea più innovativa o l'esperienza più originale da vivere in coppia noi avevamo già trovato:
l'idea d-e-f-i-n-i-t-i-v-a.

Siete pronti? E' semplice in fondo… pensateci un pò…
San Valentino+Amore+Cuore=

Cardiologo!

Eh sì! Siamo ufficialmente la Famiglia Cuore: la sindrome di Little (Tony) ci ha colpiti entrambi ed è stato necessario un rodaggio ai nostri Cuori Matti.


In esclusiva assoluta l'ECG della Famiglia Cuore.

Riuscite a pensare a un'uscita a due più a tema di questa? 
Da oggi l'elettrocardiogramma è la nuova rosa rossa!
Misurarsi la pressione è più romantico di qualsiasi cenetta… e, nel caso, volete mettere il brivido mangiare senza sale?

La banalità non fa per noi insomma.

E voi che programmi avete? (l'opzione "detesto San Valentino" non è contemplata!)