lunedì 17 marzo 2014

Sei incinta? No sono solo ingrassata.

Perchè qua al paesello se sei sposata devi subito procreare, se no che ti sei sposata a fare?
No io non ce la posso fare. Ve lo dico.

Essere in quell'età in cui tutti ti chiedono quando farai un figlio è stressante. Come se un figlio fosse un obbligo, ma ti pare? Che poi se devo moltiplicarmi e generare una futura te, pettegola del paese, anche no. Mi auto estinguo grazie!

Una cosa è sicura: se mai dovessi avere un bambino, un domani, non voglio trasformarmi in una di quelle super mamme senza una vita sociale che non fanno altro che parlare di figli e condividere meme stucchevoli sui social. Perché la verità è che a noi non ce ne frega niente se per te essere madre è la cosa più bella della vita o ti completa l'esistenza.

Io sarei completa e soddisfatta già se la me quindicenne facesse finalmente pace con la me trentenne, tanto per cominciare.

C'è che mi sento troppo una cazzara inside: sono una pessima casalinga e se riesco a mettere assieme dei pasti decenti per noi due è già tanto… a meno che la maternità non ti trasformi magicamente in Mastro Lindo e in Carlo Cracco, credo che un eventuale figlio entrerebbe a far parte per direttissima del club degli Occhiettini.

Leggendo qua e là in rete ho scoperto che esiste addirittura la mafia delle mamme che ogni giorno si scanna perché c'è chi non allatta al seno e chi invece lo fa fino a che la creatura non diventa treenne.
Gesù, che impressione!
Non venitemi a dire che è bello e naturale perché un treenne ha dei denti che ti sbrana. Orrore!

E quelle che dicono che bisogna partorire con dolore altrimenti sei meno madre? No, io non lo accetto. Non accetto che una gravidanza ti faccia perdere la testa e ti trasformi in un essere senza un'identità slegata da questi fantomatici figli.

Figli che mi fanno paura. Che vengono cresciuti come piccoli adulti.
Ma l'avete visti voi quei nani malefici di Junior Masterchef?
Ma chi lo vuole per casa un ottenne che ti umilia sfilettando il branzino e preparando il "fumetto"?
Ma quale "fumetto" poi,  per carità! Nella casa di un bambino l'unico fumetto ammesso dovrebbe essere Topolino e stop.


Squadrone di droni dalle sembianze di infanti pronti a sfilettare anche la nonna.

E poi come glielo spiego al mio figlio ipotetico che le parolacce non si dicono e che i videogame fanno taaanto male se in casa abbiamo un arsenale che conta tutte le consolle in circolazione e addirittura un doppione?

Tempo al tempo, certo. Ma io sarò per sempre una hippie del duemila.

P.S. Tra l'altro io ho avuto una mamma che quando eravamo adolescenti ci asciugava le t-shirt preferite nel microonde. Quindi probabilmente alcune tecniche neo hippies si tramandano per via genetica... la cosa è andata avanti allegramente finchè una maglietta (metti che non era 100% cotone, metti un errore di calcolo dei tempi) non si è letteralmente disintegrata. Puff. Scomparsa per sempre. Adieu! (Ciao Mamy so che mi leggi! TVTB!)

giovedì 6 marzo 2014

Mi sono svegliata una mattina ed ero un rospo.

Occhi minuscoli, zigomi palle da tennis che la Ferilli mi fa un baffo e il mio povero nasino (l'unica cosa piccola e carina in mio possesso) trasformato in quello di Avatar.
Il dramma.
Non ho visto nè capito niente per tre giorni almeno.
E mi sono persa tantissime cose importanti.

Tipo gli Oscar.

Sì perché ci si è smagnetizzata la smart card di Sky giusto la sera di domenica.

Li ho ascoltati in differita su Cielo. 

Ho intravisto Jared Leto mangiare la pizza con la mamma e la nostra benamata Jennifer Lawrence, ma ditemi voi che ci vedevate… la Jolie si è avvicinata al sacro carboidrato a è fuggita a gambe levate dal teatro?

Non posso nemmeno commentare gli abiti, accidenti, oramai dopo giorni non vale più.
Considerando che non potevo nemmeno indossare gli occhiali e mi mancano almeno 6 diottrie di astigmatismo mi son sembrati tanto carini gli svolazzi azzurri di Lupita e il corpetto di Cate Blanchett che la faceva essere ancora una volta la Galadriel dei nostri cuoricini nerd.

In compenso quando sono cominciata a migliorare e ho riacquistato il dono della vista mi sono fatta una ingozzata di roba trash da casalinga disperata che levati.

Ho addirittura guardato Magalli, Magalli!!! Il suo programma esiste ancora, assurdo.

Intanto su Real Time sono passati di moda i parti a sorpresa e hanno cominciato a propinarci Sister Wives: uomini poligami con diciassette figli e quattro mogli.
Ma vi pare possibile? Qua siamo in due e a giorni ci sopportiamo a stento, figuratevi questi che sono un battaglione… mah.
Io che ormai sono nel trip della crisi mi domando come facciano a campare dignitosamente, cercherò di scoprirlo nelle prossime puntate.

E poi ho scoperto lei, la medium: Theresa Caputo.
Un organismo OGM che unisce in un'unica cofana platinata Rosemary Altea, la signora Giove di Jerseylicious e una qualunque delle squinzie di Jersey Shore.

Non è la mamma di Snooki!

Adoro.
Lei parla coi morti come parlerei io con la signora Mais.
In pratica si butta ad indovinare e quando si accorge che sta sbagliando sistema il tiro.

Intanto la sto studiando, non è detto che non possa un giorno riesumare quel turbante e cominciare un nuovo business.

Ma il colpo di grazia è stato guardare ieri sera la versione italiana di Project Runway.
La puntata verteva sul tema degli anni '80 attualizzato ai giorni nostri. Semplice direte voi...
Io sono rimasta senza parole.
Questi pseudo stilisti hanno presentato della roba talmente oscena che manco lady Gaga l'avrebbe mai indossata, alla Ferretti stavano per venire le convulsioni ed io stavo per ritrasformarmi in rospo!

Che poi nessuno conosceva le tendenze di quegli anni!
Ma come si fa? Questi che accidenti hanno studiato?
E poi che vergogna, dov'è lo stile italiano?
Sarà colpa di un format esportato o di un casting fatto male?

Nemmeno Tata Francesca e zia Assunta hanno mai osato tanto!

Secondo me questo della rospitudine è un virus che ci ha contagiati tutti.
E anche La Grande Bellezza pian pianino si sta trasformando inesorabilmente nella solita, italiana, grande munnezza.