mercoledì 20 aprile 2016

Chiamale se vuoi ossessioni...

Quando ho un pensiero che mi trapana il cervello e non so come scacciarlo succede che mi ossessiono con le cose più assurde.

Comincio infatti a pensare che il vero preludio all'esaurimento consista in realtà nello svegliarsi una mattina e sradicare una mensola pesantissima dal muro perchè non ci piace più, o spostare i mobili per casa e rischiare un'ernia per trasportare moduli di una cucina, pesantissimi, giù per le scale (true story) e trasfomarli in angoli caffè.

Non ci sarebbe nulla di male a sistemare casa con l'arrivo della primavera se il tutto non assumesse contorni inquietanti perchè fatto con furia e a velocità supersonica saltellando da un capo all'altro di casa organizzando gite in quell'antro infernale chiamato Ikea.


Non starò qui a raccontare delle ore perse a girovagare nei loro magazzini alla ricerca di una cavolo di mensola  Ekbqualcosa e al fatto che non si riesca ad uscire senza aver speso nulla, perchè c'è di peggio.
L'ossesione N. 2: l'eterna ricerca della base viso perfetta in grado di coprire l'acne cistica del cavolo (concausa del pensiero fisso numero 1) ovvero entrare da Sephora.


Se siete dei meravigliosi unicorni che (oh beati) escono di casa con un velo di cipria o meglio ancora struccate e tutto quello che concerne il make up è per voi ostrogoto, non dovrete mai avere a che fare con la nemesi di ogni beauty addict: la commessa di Sephora.

Colei che ostacolerà in tutti i modi la strada tra voi e una pelle perfetta consigliandovi le peggio cose, scardinando ogni vostra certezza, ghignando malefica quando anche questa volta vi vedrà uscire dal corner nero striato con l'ennessimo fondotinta color Umpa Lumpa.

E se non è arancione state certe che sarà riuscita a vendervi una formulazione completamente inadatta al vostro tipo di pelle eludendo
qualsiasi vostra conoscenza con l'aiuto dell'esperta del piffero pronta ad intervenire come un avvoltoio (perchè andare da Sephora non è un giro di shopping, è la battaglia! Noi ce li studiamo per giorni i prodotti che vogliamo.).

Infine la beffa definitiva: i campioncini in omaggio sono sempre due scrausissimi profumi. Sempre di Thierry Mugler.
Colui che non si sa chi sia o cosa faccia, ma che si manifesta a cadenza regolare nelle nostre vite dal 1992 sottoforma di Angel... o Alien.

Siccome l'angolo caffè (per ora) è terminato, io domani torno da Sephora.


St. Thierry pensaci tu!