giovedì 8 gennaio 2015

Diete bipolari: su questi schermi dal 199equalcosa.

E così se ne è andato in un vortice di follia anche questo nefasto  2014 e cosa mi ha lasciato se non i soliti chili di troppo?
Un incubo! Sono anni che ormai perdo e rimetto sempre lo stesso identico peso.

Sono sicura di essere vittima di una fattura: persi quei dieci chiletti non c'è più nulla da fare. Posso salire sulla bilancia saltellando con un piede solo, nutrirmi di germogli e tisane, correre ma niente... non scenderà più di un solo etto, anzi, la malefica comincerà a salire e a quel punto è fatta: il carboidrato mi coglie in fallo ed è l'inizio della fine.

Per noi povere bestioline rare, costantemente in lotta con la bilancia, le feste natalizie e gli struffoli* che nostra nonna produce in enormi quantità, nasconde e comincia a spacciare dal 24 dicembre, emula di Escobar, sono una tentazione troppo grossa.

Dopo un anno di rinunce io proprio non ce la faccio e cedo davanti a lui:

Il Torcinello Sacro.

Poi succede che arriva gennaio e si ricomincia, ma quando una ha la laurea in diete bipolari con c'è rimedio che tenga.
Nominatemi una dieta bislacca e state pur certi che io l'ho seguita: proteica, vegana, dissociata, scalata... ce le ho tutte!

Tra le più folli annovero al terzo posto la Dukan che funziona sì, ma ti porta lentamente alla pazzia.
Ancora oggi, dopo due anni, faccio fatica a non riconvertirmi in testa ogni ricetta esistente in una versione proteica perchè sì... le ferventi adepte riescono a crearvi un pranzo di Natale tutto assolutamente proteico da zero.

Ci sono covi di talebane del carboidrato che si scambiano opinioni su come produrre la più gustosa maionese con l'olio di vasellina (sì avete letto bene ed ecco ad ingerire un petrolato non ce l'ho fatta nemmeno io che sono disposta a tutto, per dire) o fare un dolce protal con sei litri e mezzo di gocce tic e un delizioso aroma di torta alle mele senza mele e senza torta.

Al secondo posto la versione snob della Dukan, la famigerata dieta che addirittura Dudù e il Berlusca non hanno esitato a seguire: la Tisanoreica!

Che in realtà non ha nulla a che fare con le tisane, ma consiste nel somministrarvi proteine in forma di preparati, beveroni e barrette oltre che finto pane, pizza oppure (il minore dei mali) finta pasta.
Ancora oggi ho i conati se penso alla bevanda al cacao.
Dimagrisci perchè fa tutto così schifo che ti riduci ad ingurgitare 500 calorie al giorno (se ti va bene) per un mese buono.

Ma non ve li tira dalle mani gli sganassoni?

Il terzo giorno apri la dispensa, vedi la faccia di Gianluca Mech sorridente con i suoi duecento bianchissimi denti che ti esorta perchè "Non sei a dieta, sei in Tisanoreica" e dopo avergli mandato le peggiori maledizioni decidi di distruggerne l'effige strappandone via il faccione da tutte le confezioni come solo Annie Wilkes in Misery saprebbe fare. 

Una diapositiva di me medesima al terzo giorno di Tisanoreica.

Con l'unica differenza che voi oltre lo sguardo da pazza invasata avrete anche un alito pestilenziale che levati, è la chetosi baby.

Al primo posto della fuffa classifica... la dieta delle intolleranze signore e signori!
Rispetto alle altre due seguirla sembrerebbe una passeggiata di piacere, ma la parte divertente è come sedicenti medici decidano a cosa sei intollerante o meno.

La prima volta un affabile dietologo al secolo "Il Vampiro" (immaginate quanto sprizzasse saluta e gioia di vivere) usò il metodo delle fialette.

In pratica piazzava delle provette piene di un magico liquido in mezzo al reggiseno, in una mano e una nel taschino del suo camice (sì lo so è più facile credere al sale di Vanna Marchi e Do Nascimento) e poi, facendoti unire le dita della mano destra, decretava a cosa fossi intollerante.

Eravamo in tre e guarda caso eravamo tutte intolleranti alle stesse cose: lieviti, zuccheri raffinati, farine e latticini. Tutti da eliminare.
Cosa resta? Una dieta proteica mi dite? Ma va!!!!

Credete mi sia bastato questo incontro? Lo so sono recidiva. 
Anni dopo un altro luminare delle intollaranze mi ha attaccato un pesetto alla caviglia mentre contemporaneamente mi spruzzava sotto la lingua della roba insapore che secondo lui corrispondeva ad alimenti a cui sarei stata intollerante. Vi devo raccontare cosa è risultato?
Ecco.

Ora, col senno della vecchiaia, lasciatemi dire che è semplice perdere peso se si eliminano completamente intere categorie di alimenti, ma è altrettanto facile recuperare tutto con gli interessi quando poi si ricominciano a mangiare (e sappiate che prima o poi si cede).

Le intolleranze se dovessero esserci vanno appurate con analisi mediche e non con riti vudù, non è detto tra l'altro che queste vi portino ad ingrassare, ma potreste avere dei veri e propri disturbi.

La bilancia che tutte dovremmo avere in casa!

E così che, dopo aver lentamente bruciato il mio precario metabolismo dal 199nonricordo, ho deciso di convinvere con ciò che resta della mia tiroide mangiando in modo sano e vario e se proprio la lancetta della bilancia non scende: Amen.

Anzi, sapete quale sarà il mio proposito per il nuovo anno?
Non salirci proprio su una bilancia!

*non conoscete gli struffoli? Oh, stolti!