Il nostro pel di carota preferito (che Osvaldo mi perdoni!) si imbucava ai matrimoni più trash e provinciali dello stivale con un unico scopo: magnare a sbafo.
Tra un vol-au-vent e un mimosa (erano gli anni 80/90 non facciamo i filosofi mò!) trovava pure il tempo di intervistare la suocera col paralume in testa o la cognata con lo spolverino prodotto all'uncinetto dalla trisavola... e i complimenti si sprecavano!
Soprattutto quando all'arrivo dell'auto della sposa non si faceva in tempo a frenare che lui, ZAC, era già dentro con cameraman al seguito a sdilinquirsi in complimeti e ruffianerie vari.
Tranquillo Davide che la bomboniera ti spetta di diritto! |
Quindi è tutta una gara a cattò (sì c'era scritto proprio così sul menù di uno dei ristoranti che ovviamente non ho scelto) mariage, lanterne volanti, wedding planner, confettate, gabbie, cazzi e mazzi... che per la maggior parte dei matrimoni delle mie parti si traduce nella: Tamarrata Definitiva.
Genti che affittano Ferrari o Limousine per muoversi al paesello.
Elicotteri che portano bouquet.
Mozzarelle giganti da tagliare con la spada (sì la Zizzona di Battipaglia da mezzo quintale esiste ed è tra noi, avvisate quelli di Mistero!)
Ma la classe! Ma la raffinatezza! |
Che poi a noi le cose tutte ingessate non ci piacciono... la cosa più divertente dei matrimoni sono gli imprevisti!
Se fila tutto liscio non c'è sfizio.
Ma non gli imprevisti in cui qualcuno ci lascia la pelle tipo la sposa lanciata in aria dagli invitati maschi che prende letteralmente il volo, si spatascia al suolo e quasi perde conoscenza (e la vita) con una piccola commozione celebrale tra le lacrime della madre. #truestory
Cose innocenti, tipo noi che entriamo in chiesa perchè i musicisti attaccano la marcia nuziale, arriviamo all'altare e aspettiamo. Loro suonano e noi aspettiamo
Aspettiamo.
Aspettiamo finchè il sacerdote non arriva di corsa e trafelato dalla sagrestia dove era stato preso in ostaggio dalla prozia bizoca! (questa ve la cercate su Google hehehe)
Ma il momento migliore è stato quando durante l'offertorio alla sottoscritta è stato affidato il piattino con le ostie da condurre all'altare.
Non so se per colpa dei tacchi o del vestito lungo o dell'elettricità statica, ma le ostie hanno cominciato a volare via e a cadere. Ovunque.
Il capo chirichetto preso dal panico mi seguiva a quattro zampe per raccoglierle.
Immaginate che corteo!
L'Oscar all'imprevisto però va alla mia amica Alessia.
Lei ignara del pericolo ha sfilato tra le candele ed ehm... le si è appicato un piccolo incendio. Allo strascico!
Per fortuna lo sposo, impavido, ci è saltato sopra estinguendolo prima che divampasse!
Altro che fuochi d'artificio a mezzanotte! Loro sì che hanno fatto scintille! |